martedì 25 dicembre 2007

Lo spirito del Natale



Merri Crismas!

sabato 15 dicembre 2007

La nevica


Dopo tanto tempo Altamura è tornata ad essere coperta da un bianco e soffice manto di neve. L'ultima volta andavo ancora allo scientifico (quindi saranno passati almeno 5 anni...cazzo!) e ricordo che per l'intera settimana precedente le feste natalizie la scuola rimase chiusa. Quella stessa settimana in cui era prevista la "mitica" occupazione della scuola.
Ora, in quel periodo non avevi molto a cui pensare. Si viveva, per così dire, alla giornata, senza progetti a lungo termine o preoccupazioni per il futuro. Il massimo della preoccupazione era escogitare il modo di cavarsela a scuola il giorno sucessivo. O farsi notare dalla ragazza della classe accanto...
Comunque sia, quando nevicava neanche questi problemi ti sfioravano. La neve aveva questo potere, anche se forse non per tutti. Si usciva la mattina presto - abituati a svegliarci alle 7.30 per andare a scuola - e ci si rirovava tutti insieme a scherzare e giocare. E ti trovi mezza classe, più altre persone "esterne", alla casa della zia di un compagno a giocare a carte, gioco durante il quale si raggiungevano momenti di alta tensione (che periodi indimenticabili). Da mattina a sera non facevi altro che cazzeggiare, le guerre tra sessi o in alleanze miste, e le prove goliardiche, con quel sorriso idiota stampato sul viso.
Poi il tempo passa, il liceo finisce e inizia l'università o il lavoro. Si cresce, anche se non te ne accorgi, e cominciano ad affiorare più serie preoccupazioni, che ti rendono solitario e taciturno anche per molto tempo. Le festività non le senti più come una volta; quella mezza classe unita ed insostituibile si è disgragata, esplosa in mille frammenti sparsi nelle più disparate diezioni e persone che pensavi non avresti mai abbandonato le vedi solo 2 volte l'anno, in incontri conditi da semplici quanto vuoti: "ciao, come stai?...".
E poi la neve. Non che in questi 5 anni non abbia mai nevicato, ma si trattava di manifestazioni temporanee, che per di più ti lasciavano del tutto indifferente, se non addirittura stizzito per l'inutilità di questo fenomeno climatico.
Ma ieri ed oggi era tutto diverso. Come ai vecchi tempi ci si è ritrovati - non più le stesse persone di una volta, ma altre - e sono ricomparse le palle di neve, i sorrisi e le risate spontanee. Ma soprattutto, nessuna preoccupazione, problema o pensiero mi ha sfiorato mentre viaggiavo indietro nel tempo, ed ho avuto la sensazione chi anche chi mi stava intorno fosse in un certo modo più libero.
Che dire? Ci voleva proprio.

lunedì 3 dicembre 2007

Non si esce vivi dagli anni Ottanta



Ora, con tutto il rispetto per Lorella Cuccarini, che trovo molto brava – oltre che la più amata dagli italiani –, e per il resto dei ballerini, che sono bravi e certamente non hanno nulla a che vedere con tutto ciò che è successo in TV da Non è la Rai in poi.
Ora, con tutto il rispetto per il regista e coreografo Gino Landi, che ebbe la coraggiosa idea, con Fantastico del 1986, di eseguire la sigla in diretta, cosa che valorizzava ancora di più l'impegno e la bravura del corpo di ballo.
Ora, con tutto il rispetto per una televisione che non era certo impegnata, culturale, ma era bella perché manteneva una certa decenza e dignità non solo morale, ma anche e soprattutto estetica (tenendo comunque conto che si tratta degli anni Ottanta), e in fondo l'importante è quello, non solo in TV, ma in ogni piccola sfaccettatura della vita: non fare cose brutte e umilianti.
Ora, con tutto il rispetto per quel decennio nel quale sono nato io e quasi tutti quelli che conosco e che ha dato tanto all'umanità in letteratura, cinema, fumetto, politica, storia e che ha dato la luce a Pac-Man.
Ora, con tutto il rispetto per tutto quello che vi pare, quella musica! e quei vestiti!, ah!