sabato 30 giugno 2007

Omaggio a killian

Ho passato tutto il pomeriggio a studiare 10 pagine astruse di questo cazzo di esame che è Metodologia di storia dell'arte sul capitolo "viatico per cinque secoli di pittura veneziana" di un testo di Roberto Longhi, e per la cui comprensione ho dovuto consultare ben SETTE libri (fondamentalmente perchè in questo viatico sulla pittura mancavano proprio le pitture). Dopodichè mi avvicino al computer e mi rendo conto del fatto che killian ha postato nuovamente un video che riprende quest'altro genio musicale, il quale non nasconde neppure il suo divertimento nel cazzeggiare con la chitarra strimpellando un pezzo anche simpatico e in maniera anticonvenzionale. Niente di male, per carità; ma vorrei tanto che il caro killian desse al mondo la possibilità di esprimere la sua gratitudine per cotanto amore per la musica, indispensabile nei momenti più bui, quale può essere, per esempio, passare tutto il pomeriggio tra 9 libri (2 universitari+7 di supporto per le ovvie carenze dei testi universitari); altrimenti costringerà, sempre suddetto killian, a postare appositamente per commentare.
E adesso passo al commento, che verte sulla mancanza di rispetto nei confronti di qualcuno che appassionatamente si pone con tanta disponibilità di fronte allo schermo cercando fresco materiale di confronto e partecipazione, e trova questo perdigiorno virtuosista eclettico ed esibizionista, talentuoso certo, ed anche con passione, messo in bella mostra da un blogger, o presunto tale, così timorato dal confronto da negare a tutti la possibiltà di critica diretta (ma anche di approvazione) .
Quindi posso dire che il pezzo mi è piaciuto e gradirei vedere nuovamente qualcosa del genere, e questo non era che uno scherzo per il buon killian.
E poi un pezzo musicale può dire molto più di tante parole, e killian in questo è abbastanza, diciamo, logorroico; ma adesso non ti montare la testa.

ERIK MONGRAIN - Airtap



spettacolo... la canzone rende una fantastica atmosfera...

Nancy mi chiamò sabbia



venerdì 29 giugno 2007

Semantica e sintassi

Poiché l'arte, la musica, come l'anarchia, come la libertà, sono fatte di partecipazione, oppongo ai video dei freddi ed egocentrici musicisti apparsi qui negli scorsi post, un uomo che con una tecnica altrettanto impeccabile, usa violenza sulla sua chitarra e suona nella sua canzone un lungo fantastico assolo di cuore. Cazzo.

Intanto, io tra poco vado a fare un esame, Semiologia del cinema e degli audiovisivi, e quindi auguratemi l'emozionante e per-non-so-quale-motivo-affine-ai-fortunati-esiti-in-ogni-situazione-della-vita-in-cui-ci-troviamo-a-dover-superare-una-prova esperienza dell'esplorazione dell'intestino crasso di qualche grosso cetaceo che possibilmente non soffra di stitichezza - almeno questo, e che cazzo!

JOE SATRIANI - DEVIL's SLIDE

giovedì 28 giugno 2007

Dialogo metafisico e metà idiota con me stesso

Personaggi: Raffo e Raffo

1:-ciao Raffo, come va la vita?
2:-odio quelli che mi chiedono come va la vita, comunque non le ho ancora trovato un senso, vuoi aiutarmi a cercarlo?
1:-perchè no, tanto abbiamo ancora tanto tempo, direi tutta la vita...
2:-ahahah, ma quanto sei simpatico!
1:-se tu non apprezzi il sano umorismo non è colpa mia.
2:-sano umorismo questa cazzata? Ma certo che sei proprio idiota!
1:-idiota di un'idiozia alla Jerry Lewis, o idiota idiota?
2:-che cazzo di domanda di merda è questa?
1:-è la MIA domanda di merda...è proprio vero che ti manca il senso dell'umorismo
2:-adesso basta, quel che è troppo è troppo, vieni fuori se ne hai il coraggio!
1:-ma siamo già fuori...
2:-allora entriamo dentro e poi usciamo fuori di nuovo!
1:-e poi sarei io l'idiota, eh?
2:-si
1:-no
2:-si si si
1:- no all'infinito!
2:-con te non si può parlare proprio, lo sai? Ed io che credevo fossimo così amici da essere una sola persona. Sai che ti dico: non ti voglio più vedere, maledetto!
1:- mi hai tolto le parole di bocca, lo sai?
2:-allora addio, persona sconosciuta!
1:-addio, amico di qualcun'altro...
3:- ma che succede qui?
1:-e tu chi sei?
3:-io sono Raffo
2:-ma all'inizio è scritto che ci sono solo 2 Raffo!!
3:-e da quanto tempo t'interessa quello che si scrive e si presume che tu debba fare?
2:-eh? Non ho capito...
3:-neanche io, comunque non litigate, non ce n'è bisogno dai, d'altronde: "tutto quello che ho è l'amore per te"(te in senso generico; inoltre, nell'insieme, citazione musicale, ndR).
1:-ma ormai non c'è più niente da fare per comporre cotanto insanabile divergenza!
3:-andiamo a farci una birra, dai
1&2: ok, ci hai convinto
3:-lo sapevo che una fresca birra avrebbe risolto il problema...mmmmm,birra
1:-chi paga?
2:-.....
3: paga Raffo, no?
1:-no
3:-ma non era a te, era a Raffo.
2:-cioè io?
3:-no, cioè si,...vabbè, ognuno paga per conto suo
1:-che ne pensate del nuovo Partito Democratico?
3:-io credo che sia un vuoto mezzo di ricezione di consensi che inverosimilmente riuscirà ad ottenere; inoltre è contenutisticamente sterile nelle sue proposizioni e pericolosamente instabile per ciò che concerne i suoi equilibri interni, e lo definirei ancora un partito ellittico, sincopato, un po' manierato e anche corrivo, per non dire corrosivo e iperbolico, greve, farabolico neuro-vegetativo, stressante e, soprattutto, lassativo
2:-lo credi veramente?
3:-no, volevo solo mettere su alcuni aggettivi che non utilizzo mai ma alquanto inutili, però credo veramente che sia lassativo.
1:-ma adesso godiamoci la birra, no
3:-giusto! Ma ditemi, ragazzi, come va la vita?
FINE, per ora
Cazzo devo vedere ancora Quarto potere...aaaaaaarghh!!!

ERIC JOHNSON - Manhattan

domenica 24 giugno 2007

Mickey Mouse Vs Betty Boop

Storia e critica del cinema; metodologia di storia dell'arte; storia della produzione artigianale, per non parlare della già sostenuta geografia economico-politica (un bel 30 che è oro per un esame da 9 crediti) sono motivi sufficienti per spiegare la mia duratura assenza dal blog. Ma oggi è domenica ed ho finito prima di studiare, e quindi posso scrivere qualcosa......ma non ho niente da dire, a parte che è ingiusto passare, nello stesso giorno, dallo studio di murnau-lang-dreyer a quello di walt disney!!
Io odio l'universo disneyano con le sue storie caramellose e il suo americanismo di fondo, di cui è emblema quello stronzo fighettino di Topolino, che risolve ogni situazione dall'alto della sua apparente superiorità morale derivante da un'innata tendenza alla giustizia come è intesa dall'americanismo stesso, e cioè come conservazione dello status quo, per cui gli USA o meglio la sua componente "borghese-aristocratica" dominano su tutto e tutti, e il resto (questo tutto e tutti) devono accettare incondizionatamente ciò come frutto di un giusto e sacrosanto equilibrio, sicchè ogni tentativo di rimediare a queste storture, cioè di modificare una siffatta situazione in termini di maggiore equità, cade inevitabilmente nell'ambito dell'ingiustizia e dell'errore; ed io non sono d'accordo ed è per questo che auspico il boicottaggio della walt disney e la rivalutazione dell'opera dei fratelli Fleischer (autori di Braccio di Ferro e di Betty Boop, il primo personaggio di serie animate ad essere censurato per eccessivo erotismo). Questi grandi autori usavano il disegno animato con uno stile rozzo e violento e antiestetico per combattere il sistema del conformismo!!E allora, cultori dell'animazione di tutto il mondo, unitevi!!

giovedì 21 giugno 2007

Il codice della strada cattolico



Forte: ora c'è anche la guida vaticana per automobilisti! Non ho parole per descrivere l'intensità delle risate quando ho letto il titolo dell'articolo.
Tra i consigli più interessanti, farsi il segno di croce prima di partire, e recitare il rosario tutti insieme durante i lunghi viaggi per "sentirsi immersi nella presenza di Dio" e "rimanere sotto la sua protezione". Peccato che il rosario sia anche un buon modo per farsi venire un colpo di sonno.
Comunque, in certi casi guidare con prudenza non basta, e forse affidarsi a Dio può aiutare. Forse. Ad esempio se ci si trova sulla stessa strada della donna del video. Qualcuno le faccia un esorcismo!

venerdì 15 giugno 2007

Economia e gestione delle imprese


È stata un'impresa.

martedì 12 giugno 2007

Tra due mondi


In questo mondo ci sono così tante cose che non funzionano, che mi viene il dubbio che il modo di funzionare del mondo sia non funzionare. Cioè, è plausibile, sì: il mondo potrebbe funzionare per errori. In fondo è così che si dice: sbagliando si impara. E il mondo sbaglia. E s'impara.

In continuazione succedono cose sbagliate. Bene. Giusto. Meno male! Se fosse tutto giusto, ci sarebbe qualcosa di sbagliato, o no? Se fosse tutto giusto, ci sarebbero un sacco di cose inutili, tipo il ministro della giustizia, che invece è molto utile. E se il ministro della giustizia fosse inutile, sarebbe sbagliato. Se tutto fosse giusto, il ministro sarebbe sbagliato. Invece, poiché è tutto sbagliato, il ministro della giustizia è giusto. Evviva Mastella, il ministro giusto.

Se fosse tutto giusto, i criminali non farebbero i criminali e non ci sarebbe bisogno di polizia, carabinieri e guardia di finanza, che sarebbero tutti disoccupati e morirebbero tutti di fame. E anche i ladri morirebbero di fame, perché se non fossero ladri, che sarebbero? Disoccupati.

Se tutto fosse giusto, non ci sarebbero disoccupati, tutti avrebbero un lavoro e tutti lavorerebbero di meno, proprio perché se lavorassero tutti, non ci sarebbe bisogno di lavorare tanto, e tutti avremmo tanto tempo libero e gli psicologi non esisterebbero più.

Se il mondo fosse giusto, sarebbe tutto sbagliato e staremmo tutti bene. Invece ora che il mondo è sbagliato, è tutto giusto e ci lamentiamo tutti - e questo non è giusto.

Se il mondo non è giusto, si può aggiustare.

venerdì 8 giugno 2007

Auf wiedersehen


Cominciare a scrivere è un problema. Cominciare, in genere, è un problema, ma soprattutto quando si tratta di dover scrivere.
Fortunatamente al liceo ci davano tre, a partire dal quarto quattro ore per il compito in classe di italiano, perché in genere nella prima ora non scrivevo niente: al massimo facevo qualche disegnino o ghirigoro sul foglio di brutta. Mi serviva almeno un'ora per avere ben chiaro quello che dovevo dire, e trovavo assurdo che gli altri riuscissero ad iniziare a scrivere il loro tema già pochi secondi dopo aver letto la traccia. Sin dalle medie ho considerato questa cosa un mio grande difetto: non ero capace di comunicare immediatamente ciò che pensavo. Ora ho cambiato idea. Il compito di italiano è l'unica attività scolastica in cui ho avuto una media quasi costantemente al di sopra dell'8. Una volta la professoressa mi mise 6+ o 6½ perché in quel tema scrissi la parola "cazzo", e mi disse che doveva punirmi perché era un impeto di passione inappropriato. Invece era il risultato di una lunga, lucida riflessione e un'attenta selezione tra un ventaglio di possibili espressioni.
Ma il vero motivo per cui dico queste cose è che mi serviva un po' di tempo per pensare a come scrivere ciò che sto per scrivere: ho passato l'esame di inglese: 24: un 24 decisamente rubato.
E ho deciso: dopo la laurea vado via per un po'.

giovedì 7 giugno 2007

Altamura's calling

Non mi va di studiare e sono sotto esame; il tempo fa schifo da una settimana; gli ultimi tre giorni sono stati pressochè identici...ma che palle!!
A questo si aggiunge la mia attuale scarsissima propensione a qualsiasi attività e questo post ne è la prova.
Ma perchè non c'è mai qualcosa che valga la pena di fare? Possibile che in questo paese non ci sia assolutamente nulla? Ormai sono sempre più convinto che sono io il primo artefice di questa situazione approssimativa e paranoica. Non che Altamura sia particolarmente votata all'intrattenimento dei "giovani", categoria poetica e suggestiva, ma è evidente che non si può più dare la colpa solo alle amministrazioni e agli "altri". Mi accontenterei anche di un concertino piccolo piccolo in periferia, tanto per evadere un'attimo dalla monotonia che ci attenaglia da anni ed anni, di uno spettacolo teatrale di dubbio gusto, anche di vedere 4 cani che giocano a poker; insomma, di qualcosa che mi porti ad uscire, invece di essere qui a scrivere su un blog e protestare (come al solito) senza proporre, che è la cosa più facile e che viene bene a tutti.

domenica 3 giugno 2007

Galconde

Golconda, golconda, l'anima sprofonda;
golconda, golconda, la grande baraonda....
Chi non ha mai letto una frase del genere? Cioè, chi della MIA generazione non ha mai letto nulla di simile? So che da qualche parte c'è più di uno sciagurato che non ha mai sfiorato nemmeno un Dylan Dog, ma io non lo considero un mio pari.
Nonostante che il pacifismo sia uno dei miei assunti comportamentali fondamentali, credo proprio che, se qualcuno per la strada dovesse mai chiedermi, in una circostanza del tutto fortuita ed immaginaria:"ma Tiziano Sclavi fa il calciatore, vero?", gli tirerei un bel pugno sul naso. Idem nel caso di Angelo Stano.
Non so perchè sto scrivendo un post su Dylan Dog, non lo so e non voglio neanche saperlo; diciamo che voglio fare un omaggio ad un fumetto che ha accompagnato i miei anni di crescita e formazione con i suoi scenari metafisici e le sue storie surrealiste.
Tra gli episodi che più preferisco, c'è sicuramente quello cui il quadro si riferisce, che per la precisione è del belga Renè Magritte, guarda caso pittore surrealista, e il titolo è Galconde (e non Golconde, come qualcuno potrebbe pensare...) ed è del 1953.
Un bel quadro inquietante, no? Con questi uomini che rappresentano la quint'essenza della borghesia ritratti in una situazione del tutto anormale ed imprevedibile; e sta proprio qui l'inquietudine, nel fatto che la normale quotidianità di gente inserita in un sistema che li vuole ligi solo al proprio dovere ed incapaci di vivere, possa ad un tratto finire, e quindi chiunque può smettere di essere solo un numero o un mestiere e può iniziare ad essere una persona, con i suoi bisogni e le sue pulsioni irrazionali, la sua volontà inconscia di essere libero da condizionamenti, imposti da altri e da se stessi.
Almeno la mia opinione a riguardo si struttura pressapoco così, e poi chiunque è libero di dare il significato che vuole, dal momento che l'interpretazione di qualcosa non segue schemi prestabiliti.
E mi sono accorto anche che sono andato ben al di là del tema che mi ero prefissato di trattare, e ciò non può che rendermi relativamente contento, perchè così non ho seguito un ordine chiaro e......a dirla tutta, non so cosa io stia facendo; spero solo che rileggendo possa capire quello che avevo intenzione di scrivere all'inizio....ok, basta così, è proprio vero che studiare qualcosa che riguarda l'economia fa male.
Comunque sia, dite anche la vostra sull'episodio di Dylan Dog che più vi ha attirato. A buon rendere.

sabato 2 giugno 2007

MOSQUITO BUSTERS HELP ME!!!




E CHE PPALLE NON DI NUOVO!!!!

Era una giornata tranquilla nei pressi di culonia, quando ad un certo punto mi resi conto che:

SONO TORNATE!!! QUELLE BASTARDE SONO TORNATEEEE!

MI PREPARERO A NOTTI INSONNI SPESE A VEGLIARE SUI LORO CADAVERI!!!


PS: HO POSTATO SIETE CONTENTI???

Universitàààààààààhhhh......

Come al solito, inizia la sessione d'esame estiva e non mi va affatto di studiare (oggi ho fatto solo 13 pagine!!); l'unica cosa che in un certo senso mi può consolare, è che non sono sicuramente l'unico in queste condizioni, e poi c'è chi sta peggio di me (eeheeheeh).
Ma c'è un particolare elemento che si aggiunge alla già scarsa propensione temporanea allo studio: il fatto che dei 4 esami che ho intenzione di "dare" in questo semestre, non esiste ancora la data d'appello per 3 ( non so quante persone possono vantare un primato simile!); a quanto pare i professori, che potrebbero fissarla con relativa facilità ( in quanto l'operazione non richiede particolare sforzo fisico e/o mentale), ritengono che questa, la data, sia un surplus, un favore extrauniversitario per lo studente, che dovrebbe essere preparato a prescindere.
In realtà uno di questi prof si è degnato di comunicarci l'esistenza di un esame ben 7 giorni prima che questo abbia inizio...mica cazzi eh!
Però del quarto esame conosciamo la data, peccato che la professoressa non ci dispensi dallo studio delle dispense che, ahinoi, non sono ancora recuperabili...(chissà, forse la settimana prima dell'esame riusciremo a leggerle).
E queste non sono che piccoli esempi delle disfunzioni dell' università (ovviamente del Sud, in quanto io vi parlo di quello che vedo a Lecce). Si potrebbe aprire un altro capitolo sulla necessità di avere il dono dell' ubiquita per poter seguire le lezioni, o su simpatici animaletti che scorrazzano liberamente per aule e corridoi.
Piccola aggiunta fuori tema: sono finite le lezioni del terzo anno, da questo momento devo dare solo esami ed esami e la tesi e......cazzo come sto diventando vecchio, sto per finire (con i debiti scongiuri e toccando tutto quello che riesco a trovare a portata di mano) la triennale!!! Eppure mi sento più giovane, un liceale, con annessa illusione e demenzialità. Ditemi che sono sintomi normali per un ventunenne, non vorrei entrare in terapia....